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Menu vegetariani a prova di chef

Da qualche settimana, la brigata di cucina del CST serve in tavola nuove pietanze per tutti i palati. Gli ospiti della nostra mensa possono assaporare alcune tra le ricette più apprezzate del momento scoprendo abbinamenti gastronomici di un’alimentazione tutta al vegetale, bilanciata tra gusto e nutrizione a prova di sportivo.

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Foto: Jane D. Tedesco

I nuovi i menu, ideati insieme allo chef stellato di cucina vegetariana Pietro Leemann, e alla nutrizionista Chiara Jasson, sono infarciti di prelibatezze in armonia con la dieta variegata ed equilibrata degli sportivi. Durante le giornate di formazione dedicate i nostri cuochi hanno appreso deliziose ricette, tecniche di preparazione innovative e hanno approfondito conoscenze in merito ai nutrienti di origine vegetale.

Ne abbiamo parlato con il responsabile del settore alberghiero Christian Pasquetto, e con Ivan Corda, responsabile della ristorazione di cucina.

Da cosa nasce l’idea di perfezionare l’offerta vegetariana?
“Abbiamo a cuore il palato dei nostri ospiti e ci sforziamo di ‘stare al passo’ con le loro esigenze, cercando di migliorare continuamente la nostra offerta e spingendoci oltre la zona di comfort”, ci spiega Christian Pasquetto con entusiasmo. “Negli ultimi anni, il desiderio di pietanze vegetariane è cresciuto. Davanti ai desideri degli ospiti, il CST è sempre pronto a rispondere”.

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"Pietro Leemann dispone di una preziosa esperienza nel ramo culinario. Le sue origini locarnesi, insieme alla familiarità con la cucina internazionale, contribuiscono a rendere più semplice questa sfida" (foto: Ralph Heksch).

Quali sono le sfide che affrontano i nostri cuochi?
“Sicuramente andare incontro alle esigenze e ai gusti di tutti gli ospiti”, risponde Ivan Corda. “I nostri menu sono pensati per incontrare le necessità di una clientela molto eterogenea che va dagli sportivi d’élite, ai giovani talenti e ai gruppi di bambini e ragazzi che praticano lo sport in modo amatoriale.

E come fate ad accontentare tutti?
“Non è semplice riuscire in questa impresa”, confessa Ivan. “Per questo motivo ci siamo affidati a un rinomato chef di cucina vegetariana. Pietro Leemann dispone di una preziosa esperienza nel ramo culinario. Le sue origini locarnesi, insieme alla familiarità con la cucina internazionale, contribuiscono a rendere più semplice questa sfida. Nei menu che abbiamo ideato assieme, Pietro ha tenuto conto delle esigenze del nostro pubblico e anche della cultura culinaria regionale. Le nuove ricette vegetariane si ispirano allo stile ‘fusion’. Lo chef ci ha aiutato a creare dei pasti bilanciati unendo tradizioni locali e tecniche gastronomiche esotiche, alla semplicità dei prodotti freschi di prima scelta. E grazie alle sinergie con i fornitori locali per reperire prodotti ‘nostrani’ a chilometro zero, siamo in grado di servire delle vivande ricche di gusto e qualità”.

Quali obiettivi perseguite con la brigata di cucina?
“L’obiettivo principale è sicuramente quello di restare sempre aggiornati sulle novità culinarie e sulle nuove tecniche di preparazione”, risponde Christian. “Il team è sempre aperto verso le nuove tendenze gastronomiche e pronto ad esplorare nuove combinazioni e nuovi sapori. La formazione continua ci aiuta a migliorare e a crescere e cambiare laddove necessario. Per orientarci al meglio in questo ‘cambiamento’ e con l’intento di creare dei menu sani ed equilibrati, abbiamo coinvolto Chiara Jasson, nutrizionista molto attiva sul territorio.” “Chiara ci ha introdotto alle nuove evidenze riguardo il potenziale e gli effetti positivi sulle prestazioni sportive delle proteine di origine vegetale e ci ha istruiti in merito ai requisiti di una nutrizione bilanciata”, aggiunge Ivan. “Pensiamo sia fondamentale che gli ospiti, e in particolare gli sportivi di alta prestazione, possano avere il giusto apporto di nutrienti se scelgono di seguire una dieta che non includa la carne.”
“Ma non è l’unico motivo”, ci svela Christian. “È ormai risaputo che il consumo eccessivo di proteine di origine animali può avere degli effetti negativi sulla salute ed al contempo pesare sull’ambiente. In questo senso, come obiettivo a lungo termine, vogliamo anche diminuire l’impatto ambientale grazie all’integrazione di più pasti vegetariani nella nostra mensa.”

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"Tra gennaio e marzo, la brigata di cucina ha svolto delle giornate di sviluppo delle ricette in cui i nostri cuochi sperimentavano quanto appreso nelle giornate di formazione" (foto: Ralph Heksch).

Come avete scelto le pietanze per questi nuovi menu?
“Il primo aspetto di cui abbiamo tenuto conto è stato quello di creare dei menu variegati e ricchi in termini di nutrizione”, spiega Christian. “Siamo riusciti a creare delle combinazioni squisite che al contempo si sposano con le esigenze nutrizionali della dieta degli sportivi di alta prestazione. I nostri menu non escludono nessun alimento che possa apportare benefici alla loro dieta. Abbiamo integrato ricette “più vegetali” dando la possibilità agli sportivi di optare per una dieta vegetariana o che possa soddisfare le loro esigenze e influire positivamente sulle loro prestazioni”.
“Per la messa in atto di questo ‘cambiamento’, tra gennaio e marzo, la brigata di cucina ha svolto delle giornate di sviluppo delle ricette in cui i nostri cuochi sperimentavano quanto appreso nelle giornate di formazione”, aggiunge Ivan. “Nel mese di febbraio abbiamo invitato lo chef Pietro Leemann per la degustazione dei ‘menu primavera’ e abbiamo fatto tesoro dei suoi suggerimenti”.

Cosa rappresenta questo cambiamento per il futuro?
“Questo cambiamento è frutto e segno di una grande evoluzione della nostra identità. Vogliamo cogliere l’occasione di crescita, miglioramento ed inclusione, soprattutto nel prossimo futuro con l’inaugurazione della nuova mensa nel nuovo stabile”, risponde Ivan.
“La dieta è alla base della vita degli sportivi, che siano adulti o giovani”, continua Christian “in quanto promotori dello sport abbiamo un ruolo educativo e vogliamo istruire i nostri ospiti a un’alimentazione sana ed equilibrata. Per questo vogliamo che fin da subito essi possano scegliere l’alimentazione che prediligono, senza rinunciare al gusto, soprattutto nella nostra regione.”

Testo: Deborah Jane Tedesco


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